Cloud nella Pubblica Amministrazione: tra responsabilità e opportunità
La rivoluzione che interessa la società contemporanea è guidata da esigenze di digitalizzazione che trovano nel Cloud per la pubblica amministrazione una sintesi tra sfera privata e pubblica.
L’adozione del cloud computing infatti offre nuove opportunità e sfide promettendo una maggiore efficienza e una migliore qualità dei servizi. Le aziende pubbliche e private si stanno adattando e sfruttando i nuovi scenari che questa tecnologia presenta loro.
Tuttavia il passaggio al cloud non è privo di complessità e richiede una comprensione approfondita delle normative e delle implicazioni pratiche.
In questo articolo esploreremo i nuovi regolamenti che influenzano l’uso del cloud nella PA, l’impatto sui cittadini, le differenze tra soluzioni on-premise e cloud, l’importanza dei cloud qualificati e infine il mio punto di vista.
Cosa si intende per Cloud PA?
Il Cloud per la Pubblica Amministrazione, spesso abbreviato in Cloud PA, è un sistema che consente alle amministrazioni pubbliche di utilizzare servizi di cloud computing per migliorare l’efficienza e la sicurezza dei loro processi digitali.
Significa in sostanza trasferire parte delle risorse IT tradizionali, come i server o i database, in un’infrastruttura cloud. Questo offre vantaggi significativi tra cui la possibilità di accedere a servizi più agili e scalabili, ridurre i costi operativi e aumentare la sicurezza dei dati.
Inoltre, il cloud PA facilita la collaborazione tra enti pubblici e l’adozione di soluzioni innovative, rendendo più semplice la gestione delle informazioni e dei servizi destinati ai cittadini.
Nuovi regolamenti – Facciamo un po’ di chiarezza
Dunque, abbiamo assodato che l’adozione del cloud computing negli uffici statali è un nuovo modo di accedere a risorse computazionali in maniera più efficiente e ottimizzata.
Il legislatore europeo e quello nazionale stanno mettendo nelle giuste condizioni la pubblica amministrazione di adottare sempre di più e più velocemente queste tecnologie, introducendo nuove norme e regolamenti.
Comprendere lo sviluppo della normativa che disciplina questo ambito permette un’adozione corretta del cloud nella Pubblica Amministrazione.
Le normative italiana e europea si sono evolute per garantire la sicurezza dei dati e la protezione della privacy. Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), applicabile a livello europeo, impone severe restrizioni su come i dati personali devono essere trattati e protetti.
In Italia, il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) e le linee guida dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) offrono ulteriori direttive specifiche per l’uso delle tecnologie cloud.
In particolare, il CAD richiede:
- che le PA adottino soluzioni tecnologiche che garantiscano la sicurezza dei dati e la conformità alle normative vigenti;
- che le pubbliche amministrazioni siano certe che i loro fornitori di servizi cloud rispettino standard di sicurezza adeguati e che i contratti stipulati includano clausole che tutelino la riservatezza e l’integrità dei dati.
L’impatto sui cittadini: un modo nuovo di comunicare con la pubblica amministrazione
L’adozione del cloud porta con sé un cambiamento significativo nella comunicazione tra cittadini e Pubblica Amministrazione.
Tradizionalmente, le interazioni con la PA avvenivano principalmente attraverso canali fisici come uffici e sportelli. Con il cloud, molte di queste interazioni possono ora essere gestite online, offrendo ai cittadini un accesso più rapido e comodo ai servizi pubblici.
I portali e le piattaforme basate su cloud consentono ai cittadini di accedere a servizi quali:
- gestione delle pratiche amministrative
- consultazione di documenti
- partecipazione a procedure
- richieste private
senza doversi recare fisicamente negli uffici pubblici. Questo non solo semplifica il processo per gli utenti, ma può anche ridurre i tempi di attesa e migliorare l’efficienza complessiva dei servizi pubblici.
Inoltre, la digitalizzazione attraverso il cloud offre l’opportunità di personalizzare i servizi e di fornire assistenza in modo più mirato.
Le piattaforme cloud possono integrare strumenti di analisi dei dati per identificare le esigenze specifiche dei cittadini e offrire risposte più rapide e precise per il legislatore.
Tra On-premise e Cloud
Dopo aver visto i risvolti pratici sia per l’organizzazione interna degli uffici statali che i benefici per il rapporto con i cittadini, concentriamoci sugli aspetti tecnici e su cosa cambia in termini di tecnologia con l’adozione del cloud.
Quando si parla di tecnologia nella PA è importante comprendere le differenze tra soluzioni on-premise e cloud e soprattutto perché le soluzioni cloud sono considerate migliori e più sicure.
Le soluzioni on-premise, che comportano l’installazione e la gestione di hardware e software all’interno delle strutture dell’ente pubblico, offrono un controllo diretto e completo sui dati e sui sistemi.
Questo è stato il modello adottato dalle aziende pubbliche e anche private nel corso degli ultimi 20 anni.
Tuttavia, questa soluzione richiede ingenti investimenti iniziali e costi operativi elevati per la manutenzione e l’aggiornamento delle infrastrutture.
Nel tempo, queste criticità hanno portato sempre di più ad una maggiore inefficienza nella manutenzione e nella gestione sia delle infrastrutture fisiche che dei software utilizzati dagli enti.
Tutto ciò ha reso necessario il passaggio verso CSP (Cloud Service Provider) qualificati, che potessero sostituire le piccole infrastrutture inglobando nei propri datacenter più solidi ed evoluti tutti gli strumenti di tutte le amministrazioni pubbliche, dalle più piccole fino a quelle a carattere nazionale.
Il cloud invece prevede appunto l’uso di infrastrutture esterne fornite da un provider cloud, accessibili tramite internet. L’accesso a risorse come server, archiviazione e software avviene tramite Internet senza la necessità di acquistare o mantenere hardware fisico in sede.
Le soluzioni cloud offrono un’alternativa più flessibile e scalabile. Con il cloud, le PA possono usufruire di risorse hardware e software su un Cloud pubblico gestite da terze parti, riducendo i costi e il carico operativo.
Le soluzioni cloud sono anche più facili da aggiornare e scalare in base alle esigenze in evoluzione.
Passaggio da on premise a Cloud
La transizione al cloud comporta anche delle sfide. Le PA devono assicurarsi che i dati siano protetti adeguatamente e che i servizi cloud siano erogati da provider che rispettino i requisiti normativi.
Inoltre, è essenziale che le PA abbiano piani di continuità operativa e strategie di gestione dei rischi per affrontare eventuali interruzioni del servizio.
Cloud qualificati per servizi Cloud PA
Un aspetto cruciale nella transizione al cloud è la scelta di fornitori di servizi cloud qualificati.
In Italia, l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ha introdotto un elenco di cloud qualificati che soddisfano specifici requisiti di sicurezza e conformità. I fornitori di servizi cloud qualificati devono rispettare standard rigorosi per garantire la protezione dei dati e la continuità del servizio.
Non solo, una peculiarità di questo genere di accesso alle risorse riguarda la flessibilità e soprattutto la scalabilità dei servizi a seconda di picchi di carico.
Le PA devono scegliere fornitori che abbiano ottenuto la certificazione di conformità ai requisiti di sicurezza e di servizio stabiliti da AgID.
Questi fornitori devono garantire che le infrastrutture cloud siano sicure e che i dati siano gestiti in conformità con le normative vigenti. La selezione di un cloud qualificato non solo aiuta a proteggere i dati sensibili, ma contribuisce anche a garantire la qualità e l’affidabilità dei servizi offerti.
Conclusioni
L’adozione del cloud nella Pubblica Amministrazione rappresenta una grande opportunità per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi pubblici, ma comporta anche nuove responsabilità e sfide.
La comprensione dei nuovi regolamenti, l’analisi dell’impatto sui cittadini e la scelta di soluzioni cloud qualificate sono elementi fondamentali per una transizione efficace e sicura.
Le PA devono affrontare questa trasformazione con attenzione, assicurandosi che la sicurezza dei dati e la conformità alle normative siano sempre prioritarie.
Allo stesso tempo, è importante sfruttare le opportunità offerte dal cloud per modernizzare i servizi pubblici e migliorare l’esperienza dei cittadini.
Con una pianificazione adeguata e una gestione proattiva, la transizione al cloud può portare a una pubblica amministrazione più agile, innovativa e centrata sui bisogni dei cittadini.
La chiave del successo risiede nell’equilibrio tra l’adozione delle nuove tecnologie e la garanzia di sicurezza e conformità, per costruire, anche grazie al cloud per la pubblica amministrazione, strutture statali capaci di rispondere alle sfide del presente e del futuro.